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EQUILIBRIO
Scheda 01
Rapporto con il cibo e senso di colpa
di Daniela Bosetto, Psicologa e Psicoterapeuta e Francesca Mazzotta, Dottore in Psicologia

Spesso capita che ci sentiamo in colpa dopo aver mangiato un determinato cibo che per noi risulta “proibito”. Pensiamo che avendolo mangiato abbiamo ceduto, siamo stati deboli e quindi abbiamo fallito. Questo comportamento è molto frequente tra i giovani, che si preoccupano di rispettare un tipo di immagine corporea che viene definita “perfetta” nella società in cui viviamo.

“Il senso di colpa alimentare” possiamo definirlo come una vera e propria emozione, che può essere associata alla delusione. La delusione è un sentimento di tristezza che ci porta a vedere la realtà in modo diverso da come l’avevamo programmata.

Per questo, ogni volta che assumiamo degli alimenti che Noi abbiamo scelto di definire come una trasgressione alla regola, proviamo questo senso di delusione e di colpa.

Come facciamo a liberarci dal senso di colpa?

È fondamentale focalizzarci sul fatto che siamo Noi a decidere se un determinato alimento è proibito o meno, parliamo dunque di una realtà soggettiva. Essendo persone diverse, ci sono persone che possono selezionare come proibito un piatto di pasta, mentre per altre il piatto di pasta risulta un alimento fondamentale nella propria dieta.

Per questo è importante informarci con dietologi e nutrizionisti, prima di decidere se privarci di un alimento o meno. Tutto questo è importante per vivere senza sensi di colpa.

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